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Milano · febbraio 21, 2023

Soluzioni di pagamento innovative, sempre più digitali e smart per gli Italiani

Aumenta la propensione all’utilizzo di soluzioni di pagamento innovative tra tutte le generazioni sia on line che in negozio. Le nuove esperienze di acquisto uniscono la dimensione reale a quella virtuale.

Nel corso del 2022, il 95% della popolazione ha utilizzato una o più volte un metodo di pagamento cashless per i propri acquisti. Se le carte si confermano la modalità di pagamento elettronico più diffusa tra gli italiani (il 94% lo ha utilizzato), il potenziale di crescita maggiore emerge in particolare per i pagamenti smart: quest’anno il 45% degli italiani ha utilizzato app di pagamento, e-wallet o QR code per lo shopping, percentuale in forte crescita rispetto al 2021 (+32%) e che si prevede aumenterà ulteriormente nel corso del 2023 (+11%). Questo è quanto emerge dalla seconda edizione del Cashless Report 2023, indagine realizzata da Ipsos per Adyen*, piattaforma tecnologica finanziaria scelta da aziende leader a livello globale che in italia supporta nella gestione dei pagamenti clienti come Woolrich, Brunello Cucinelli, Cortilia e Venchi.[MOU1]

La propensione degli italiani verso il cashless

L’affermarsi dei pagamenti digitali a scapito del contante emerge anche dall’analisi dei volumi di spesa: nel corso del 2022, il 63% delle transazioni è avvenuta attraverso soluzioni di pagamento cashless, di cui il 50% con carta e il 13% tramite smart payments. Sebbene il dato sia stabile rispetto al 2021, guardando al futuro, si prevede che la percentuale di transazioni realizzate tramite metodi di pagamento innovativi come app e e-wallet salga al 16% del volume totale di spesa. Non solo, secondo la ricerca, il 77% della popolazione preferirebbe utilizzare un metodo di pagamento elettronico se fosse libero di scegliere. I vantaggi dei pagamenti elettronici? Comodità per il 55% degli intervistati, seguono velocità (51%) e sicurezza (29%)

Il potenziale di crescita degli smart payment

Dunque, alla luce dell’analisi sull’uso attuale e nell’anno a venire dei diversi metodi di pagamento, si evidenzia come il numero di italiani “aperti” agli smart payment sia in crescita.

“La nostra indagine conferma come la crescita degli smart payments sia un trend in costante aumento tra tutte le generazioni e che continuerà ad esserlo anche negli anni a venire”, commenta Lucia Spadaccini, Director, Ipsos Italia. E prosegue: “È interessante notare che se nel 2021 la quota totale della popolazione di effettivi e potenziali utilizzatori di soluzioni di pagamento innovativi (principalmente tramite mobile) era del 35%, nel 2022 si arriva al 50%. Un fenomeno che sembra svilupparsi a partire dalle fasce di età più giovane, maggiormente orientate agli smart payments e che si allarga progressivamente a chi di solito utilizza le carte. Altrettanto rilevante per il futuro del settore è l’interesse registrato verso forme di pagamento ancora più innovative, come le soluzioni biometriche o tramite criptovalute.”

Dalla ricerca emerge, infatti, che il 62% degli intervistati afferma di essere disposto ad utilizzare soluzioni di pagamento all’avanguardia oggi non ancora diffuse come pagamenti biometrici o tramite criptovalute. Tra questi, i pagamenti tramite scansione dell’impronta digitale emergono come i più apprezzati (36%), seguiti dal riconoscimento facciale (16%) e dalla scansione della retina (13%).

E-commerce – diffusione, percezione di sicurezza e metodi di pagamento

Dopo il boom dovuto alla pandemia, la popolarità dell’e-commerce non sembra arrestarsi: il 98% degli italiani ha effettuato acquisti on line 2022 (l’80% con cadenza mensile e il 18% ogni tanto), con una spesa media tra i 20 e 100 euro al mese. Inoltre, sebbene la maggior parte degli italiani (85%) ritiene sicure le transazioni su e-commerce, i rischi maggiori percepiti sono legati al Pericolo Digitale (furto dei dati bancari o personali) per il 65% degli intervistati, alla Protezione della Privacy (condivisione delle informazioni personali sul sito) per il 43% e al potenziale pericolo di truffa (acquisto da un sito non affidabile) per il 41% degli intervistati. In questo contesto, come pagano gli italiani per acquistare prodotti on line? Le carte, utilizzate dal 62% della popolazione, rimangono lo strumento più diffuso. In crescita però le app di pagamento e i portafogli elettronici: utilizzati ora dal 28% della popolazione, si prevede un aumento del 23% nell’anno a venire.

Acquistare on line o in negozio? I motivi delle preferenze

Emergono però delle motivazioni precise per preferire gli acquisti online rispetto al negozio. Per l’83% degli intervistati, la libertà di scelta risulta come la spinta principale all’acquisto tramite e-commerce (sia per quanto riguarda le tempistiche che il tipo di prodotto), mentre il 54% afferma che la possibilità di trovare prodotti scontati e offerte speciali rappresenti il motivo principale della scelta di comprare on line. Lo shopping in negozio è preferito invece perché favorisce la socializzazione (75%) e perché sostiene il commercio dei negozi fisici (70%): una motivazione che sembra emergere dalla maggiore consapevolezza degli italiani rispetto ai rischi corsi dalle attività commerciali emersi durante e nel post pandemia.

Lo shopping sempre più ibrido

La ricerca di Adyen fa emergere anche una nuova tendenza degli italiani, ovvero quella verso nuove modalità di acquisto che integrano sempre di più la dimensione reale e virtuale: un nuovo modo di fare shopping facilitato dalla maggiore disponibilità di diverse soluzioni di vendita messe in atto dai retailer e dalla crescente familiarità dei consumatori con gli strumenti di pagamento digitali. Il 67% degli intervistati afferma infatti di aver finalizzato un acquisto grazie ad una modalità di acquisto[MOU2] che prevede un’interazione con il venditore sia on line che off line. In particolare, il 47% ha verificato la disponibilità on line di un prodotto/capo di abbigliamento quando in negozio per poi acquistarlo on line e il 33% degli italiani ha utilizzato il web per informarsi prima dell’acquisto di un prodotto in negozio, infine il 30% degli italiani ha sperimentato il click and collect, ovvero ha acquistato il prodotto su un sito per ritirarlo successivamente in negozio.

Se nel 2021, a seguito dell’accelerazione determinata dalla pandemia, abbiamo assistito ad un’apertura degli italiani verso nuove modalità di acquisto e pagamento, in particolare verso gli smart payments, nel 2022 si è notato un importante consolidamento di questa tendenza”, ha commentato Marco Proserpio, VP Sales di Adyen Italia.“Con grande soddisfazione constatiamo che i dati e i trend confermano il forte orientamento all’innovazione nel mercato dei pagamenti digitali, in cui anche l’esperienza ricopre un ruolo chiave. Infatti, se da un lato la pandemia ha contribuito allo sviluppo e alla maggiore adozione delle modalità di pagamento digitale, dall’altro ha concorso al progressivo consolidamento di nuove abitudini acquisto, sempre più ibride e all’insegna dell’omnicanalità. Come evidenziato anche dal nostro Cashless Report 2022, gli italiani ricercano - e sempre più lo faranno in futuro – canali di vendita integrati che mixano off e online. Un trend che si prevede in aumento e che richiederà una maggiore flessibilità dei commercianti, chiamati a rispondere alle nuove esigenze di consumo”, conclude Proserpio.

Alla luce dei risultati della ricerca e in linea con la missione di favorire l’innovazione nel settore dei pagamenti, semplificandone l’intera catena del valore, Adyen conferma il suo impegno nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni tecnologiche all’avanguardia in grado di soddisfare le esigenze di pagamento delle aziende in continua evoluzione. Dal pagamento su mobile, ai Wallet fino al Pay by Link e ai servizi di supporto alla vendita come il Chat Bot, tutte le soluzioni Adyen sono progettate per aiutare i retailers a soddisfare le esigenze dei clienti di oggi e di domani, accorciando le distanze e migliorando la gestione del business.

Per scaricare la ricerca clicca qui.

*Ricerca effettuata da IPSOS su un campione 1500 interviste distribuite per età, genere, area geografica, dimensioni dei centri, livello di istruzione e status professionale a Novembre 20222